Calcio Roma. “Sono felice e onorato di essere qui e lavorare per questa società e in questa città meravigliosa”, le prime parole dell’allenatore giallorosso” .

Calcio Roma. Si è conclusa la presentazione del nuovo allenatore della Roma , Fonseca. A prendere la parola e il ds Petrachi: “Sono felice e onorato di presentare questo personaggio che avrete modo di conoscere molto velocemente. Inizialmente nelle mie valutazioni e della società si pensava di andare su un profilo di un allenatore italiano, ma quella di Fonseca è diventata un’opportunità. Sono felice di aver chiuso con lui”.

Come immagina la sua Roma?

“Sarà la Roma di tutti, non la mia Roma. Lavoreremo per costruire una squadra ambiziosa”.

Che ricordo ha dell’Olimpico e del tifo giallorosso e come immagina il rapporto con questo stadio?

“Non ho un grande ricordo perché la mia squadra fu eliminata in quell’occasione. Ma quel giorno lo stadio fu un fattore per la vittoria della Roma. Farò di tutto per motivare i tifosi e ricreare quell’ambiente”.

Che incidenza pensa di avere sul mercato? Perché avete scelto Pau Lopez?

“Stiamo lavorando per costruire una squadra forte. Stiamo ponderando le scelte cercando giocatori che possono aggiungere qualità. Ora sono arrivati Pau Lopez e Spinazzola”.

Calcio- Ritiene Higuain il profilo giusto per la Roma?

“Sono in piena e totale sintonia con Petrachi e con quanto da lui affermato. Non mi va però di parlare di operazioni che non sono state concretizzate”.

Che obiettivo le ha dato Pallotta? Obiettivo minimo quarto posto?

“Il presidente non ha fissato nessun obiettivo, ma quello che io mi pongo è centrare la qualificazione in Champions. Ma la priorità è quello di creare una squadra forte, ambiziosa e coraggiosa. Anche quando non vinceremo, dovremo rendere orgogliosi i nostri tifosi. Non è una promessa, ma la mia convinzione: ho due anni di contratto, sono convinto che con questa squadra potremo vincere una delle competizioni a cui partecipiamo”.

Ha fatto un tentativo per trattenere Dzeko?

“Non ho parlato con lui, ma l’ha fatto Petrachi. Voglio che restino qui solo quei giocatori che sono felici di rimanere qui: per me è fondamentale avere giocatori dediti alla causa”.

Ha certezza sui giocatori che non partiranno? O teme che una rivoluzione nella squadra le porti via troppo tempo?

“Ci sono giocatori che rappresentano delle certezze e che saranno pilastri per il futuro. Domani sarà il mio primo giorno di lavoro: servirà tempo affinché certi dettagli vengano assimilati. Ma sono convinto che con i giocatori che già ci sono e quelli che arriveranno si potrà costruire una squadra forte”

Restano due romani in rosa dopo le ultime rivoluzioni. Pellegrini e Florenzi che ruolo avranno nella sua Roma?

“Li conosco bene questi due calciatori. E’ importante conoscerli anche come uomini, perché questo è un aspetto importante in una squadra. Ma questo discorso della personalità e del carattere è importante per tutti, non solo per loro. Sul ruolo un campo vedremo. Per chiudere il discorso, spesso parliamo di esigenze. Quello che conta è anche il livello di esigenze: portare una fascia di capitano significa essere leader. Devono essere esigenti con se stessi e con i compagni. Ritengo questa esigenza fondamentale”.

Domanda a Petrachi – State considerando di cedere Zaniolo e Florenzi

“Parlare oggi di mercato è inopportuno e non corretto. Oggi è la giornata di presentazione del mister” .

Pensa ci siano realmente possibilità di vincere con la Roma o è qui solo per fare esperienza in un campionato straniero?

“Sono qui perché ho ferma convinzione di elevare la Roma a un livello successivo. Ritengo che insieme possiamo costruire qualcosa di speciale. Le mie scelte le faccio sulle mie sensazioni, non sull’aspetto economico. Non ho mai esitato quando mi è stata offerta la panchina della Roma”.

Ha già in testa un sistema di gioco per la sua squadra? E in fase di non possesso, visto che la Roma in passato subiva tanti gol…

“Il sistema di gioco non è la questione importante, quello che è importante sono le dinamiche di gioco. Le mie squadre in campo si sdoppiano, poi bisogna valutare le caratteristiche dei calciatori. I giocatori in rosa adesso rispecchiano la mia idea di gioco. In Italia ha spesso vinto la squadra che ha avuto la miglior difesa, cercheremo di migliorare. Serve una squadra intensa garantendo stabilità: per me è importante difendere lontano dalla porta. Il miglior modo per difendere è tenere la palla. Dirò di più: il gioco oggi è più strategico, si conosce molti degli avversari. Questo impone uno studio più approfondito degli avversari. La mia squadra giocherà in maniera strategica per poter battere l’avversario”.

Florenzi sarà il capitano della Roma?

“Florenzi era il capitano, è una questione che analizzeremo, ma la possibilità che sia il capitano è elevatissima”.

La preoccupa essere l’ottavo allenatore della Roma americana negli ultimi nove anni? E cosa pensa di avere in più rispetto ai suoi predecessori che hanno fallito?

“Non è uno scenario che mi provoca paura. La paura è un sentimento che non conosco. Predecessori? Mi piace parlare di me stesso, in questo lavoro contano i risultati “.

Pastore e Perotti rientrano nella sua idea di gioco? Se sì, in che maniera?

“Se sono qui con noi sono giocatori su cui conto e sui cui faccio affidamento. Sono giocatori di qualità, vale il discorso fatto prima per Zaniolo”.

Qual è attaccante ideale come identikit per Fonseca?

“L’attaccante ideale è quello che fa gol…”

Che rapporto instaura con il ds. Lei indica il nome del calciatore che vorrebbe o traccia il genere di profilo ideale?

“Tra me e Petrachi c’è un’ottima complicità, insieme stiamo cercando di scegliere i giocatori migliori. Ci sono due tipi di scenari: quello dove Gianluca mi propone in giocatore e io analizzo e viceversa. Nel mercato bisogna anche tenere in considerazione le esigenze economiche. Ma insieme stiamo cercando di scegliere i profili migliori”.

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(fonte:. Skysport)